Tra oggetto e suono


thesis

Si propongono due famiglie di progetto:

 

A. OBJECT FOR SOUND. Design di un nuovo strumento sonoro

 

PREMESSA

Da dove nasce il suono?

Occorre un gesto che dà un impulso ad un elemento che oscilla, un mezzo che trasporta le onde sonore create dall’oscillatore e un mezzo che le amplifica.

Dalle origini fino al secolo scorso è stato mantenuto un rapporto stretto fisico e visivo fra i vari elementi che componevano gli strumenti sonori. Un rapporto talmente stretto che bastava cambiare un fattore, il materiale / il volume / la forma della cassa di risonanza, per esempio, e si modificava il suono. Ma la scoperta del suono elettrico e del suono digitale e la rivoluzione industriale hanno tutti contribuito alla trasformazione del rapporto oggetto-suono, che è diventato più elastico e sempre più astratto. In pratica il suono si sta staccando dalla suo morfologia originaria: il violino elettrico può produrre dei suoni meravigliosi, oramai senza la cassa di risonanza; le batterie sono diventate quasi bi-dimensionali e possono essere suonate a casa senza disturbare i vicini; il sintetizzatore può produrre una gamma di suoni diversi equivalenti ad un gruppo completo di strumenti, e questi sono soltanto alcuni esempi.

Dall’altra parte, la tecnologia continua a proporre delle nuove soluzioni che permettono ai musicisti di arricchire sempre di più il loro archivio di nuove esperienze e potenzialità sonore. Nuovi materiali offrono maggiore resistenza, maggiore leggerezza e maggiore raffinatezza sonora.

 

PROGETTO

Agli studenti è chiesto di scegliere uno strumento esistente / un oggetto sonoro / un archetipo, e di re-interpretarlo in chiave innovativa (materiali / tecnologie / concetto / applicazione).

Con questa interpretazione possono fare un commento sull’astrazione del rapporto oggetto-suono, oppure proporre una nuova esperienza sonora.

Possono contaminare lo strumento tradizionale, o la meccanica del suono, con materiali innovativi che offrono delle nuove qualità sonore, o possono partire da queste ultime ed inventare uno strumento completamente nuovo.

 

B. SOUND FOR OBJECT. Nuove applicazioni del suono

 

PREMESSA

Il suono ha avuto altri fini già nel passato, ma la rivoluzione digitale accelera il fenomeno: il suono viene applicato, sempre di più, nel territorio del prodotto d’utilizzo, la cui finalità non è quella di produrre musica ma quella di fare tante altre cose. All’interno di questo nuovo campo il suono assume un ruolo comunicativo. Attraverso l’integrazione di questa dimensione sensoriale nell’interfaccia dell’oggetto, si cerca di migliorare il suo funzionamento. Si tratta di ottimizzare l’interazione tra l’utente e l’oggetto, oppure tra l’utente e il suo ambiente – attraverso l’oggetto, e via dicendo.

Di esempi ce ne sono tanti. Basta pensare ai vari effetti sonori integrati nei telefonini, ai libri interattivi per l’infanzia. Ma non dimentichiamo gli oggetti che usano il suono in modo meccanico, come il bollitore a fischio, il campanello della bicicletta.

 

PROGETTO

L’obiettivo del progetto sviluppato in questa tematica è di legare l’esplorazione di nuovi materiali e tecnologie che possano essere impiegati per produrre nuovi oggetti che generano suoni, e la ricerca di nuovi scenari, o nuovi contesti d’utilizzo, dove l’applicazione del suono possa offrire dei valori aggiunti.

 

Elaborati

 

Nella tesi devono essere integrati, sia in formato cartaceo che digitale:

 

1)      la spiegazione del concept

2)      la completa documentazione del percorso (ricerca e sperimentazione, comprese le varie ipotesi, soluzioni e alternative che sono emerse ed esaminate strada facendo – dai primi schizzi fino agli ultimi modelli di prova, utilizzando tutti gli strumenti di documentazione multimediali possibili)

3)      la presentazione del progetto finale – spiegazione, disegni tecnici e immagine (presentazione grafica idonea)

4)      il prototipo finale, “che suona”

 

Bibliografia di riferimento

 

          Bert Oling, Heinz Wallisch,  Enciclopedia degli strumenti musicali , Edizioni White Star, 2007  (ed. orig. in iglese. 2003)

          André Scaeffner, Origine degli strumenti musicali, Sellerio, Palermo, 1978, (ed. orig. in francese 1968 – nuova ed. 1999)

          Curt Sachs, Storia degli strumenti musicali, Mondadori, Milano, 1980 (ed. orig. in francese 1940 – nuova ed. 1995)

          Bruno Munari, Da cosa nasce cosa. Appunti per una metodologia progettuale, Editori Laterza

          Bruno Munari, Design e Comunicazione Visiva, Editori Laterza, 1993-2001 (ed. orig. Biblioteca di Cultura Moderna 1968,1972, 1991,)

          Bill Moggridge,  Designing Interactions, Massachusetts Istitute of Tecnology, Boston, 2007

          www.fisicaondemusica.unimore.it

 


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